Lettera di fine stagione

Maurizio Napolitano
3 min readJun 2, 2019

Quella che segue è la lettera di fine stagione che le ragazze della U14 del RotalVolley hanno regalato a mia moglie e me: i loro allenatori.

02.06.2019

Cari Maurizio e Lihua, volevamo ringraziarvi perché alla fine di questa stagione siete riusciti a insegnarci, cosa molto difficile da fare con noi essendo tutte delle grandi testone, che senza coraggio e forza di volontà non si potranno mai raggiungere i propri obiettivi.

Molti ci chiedono: “ Ma come fa a piacervi la pallavolo?!
Già… come fa a piacerci la pallavolo?

Ore e ore di allenamento in cui non si fa altro che tirare una palla contro il muro, buttarsi per terra e riempirsi di lividi con le rullate (che poi, le rullate servono solo a quello, giusto? a farsi lividi…), ore e ore di allenamento a saltare davanti a una rete e contendendosi una palla da mandare nell’altro campo, a farsi tirare addosso una palla più forte possibile per imparare a ricevere (a cosa serve nella vita saper ricevere una battuta flottante?).

Per non parlare delle delusioni: schiacciate sul nastro che ti rimbalzano in fronte, battute fuori dal campo che si schiantano dritte sul muro della palestra, palleggi mancati in cui la palla invece che entrare nelle tue mani scivola e centra in pieno il tuo naso, la consapevolezza di essere sempre troppo bassa per fare un muro serio e quindi gli attacchi presi in pieno sulle dita ormai insaccate tante volte che non si fa più caso neanche al dolore.

Ma quando il tuo attacco si chiude nei quattro metri, la tua battuta cade di colpo davanti all’avversaria, difendi una palla che arriva alla velocità della luce, il tuo pallonetto cade proprio dietro quel muro alto il doppio di te, il tuo muro non lascia passare gli attacchi avversari e anzi stampa la palla sul pavimento…

Allora impari ad amare i tuoi allenatori che rendono sempre più dure quelle ore e ore di sacrificio in palestra, mentre i tuoi amici erano in giro per locali a divertirsi perché loro quelle emozioni non le stanno provando, non sanno quanto ci si senta forti e sicuri di sé in quell’istante in cui la palla tocca terra e l’ esultanza delle tue compagne ti ricarica di tutta l’ energia che hai speso e ti fa dimenticare tutti i tuoi insuccessi.

Quell’istante compensa ore e ore di sudore. E soltanto provandolo lo si può comprendere e apprezzare,

Tutto questo infatti è accaduto grazie a voi.
Grazie ai vostri insegnamenti.
Grazie alle vostre urla.
Grazie alle vostre serate spese in palestra con noi per insegnarci il vero senso della pallavolo.
Grazie a voi che non ci avete mai dato la possibilità di mollare quando tutto ormai sembrava crollare.
Grazie ai vostri sforzi e sacrifici siamo diventate quello che siamo ora,

Delle ragazze ancora piccole, non troppo però, pronte ad affrontare la vita in tutti i suoi pregi e difetti.

Quest’anno grazie a voi abbiamo sperimento cosa significa fare sport “sul serio”, con impegno, dedizione, accettando sconfitte, rimanendo unite e, alla fine, ottenendo dei bellissimi risultati.

E tutto questo lavoro svolto insieme, tra allenamenti e domeniche impegnate per le partite, ci ha insegnato che è bello conquistare qualcosa con un po’ di fatica, non solo fisica ma anche mentale.

Dire agli amici che no, questo pomeriggio non posso uscire perché ho allenamento ci ha fatto capire che la squadra è come una seconda famiglia e che la palestra è come un luogo in cui possiamo essere n oi stesse al 100%.

Con questa lettera, che di sicuro vi avrà commosso perché siamo troppo brave con le parole, volevamodirvi tutte le cose che durante l’anno non siamo mai riuscite ad esprimere perché voi siete diventati come dei secondi genitori per noi.

Grazie di tutto, le vostre giocatrici preferite.

Originally published at http://de.straba.us on June 2, 2019.

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