La saga del sentiero ribelle nel piccolo parchetto
Questa sequenza di immagini racconta la divertente storia di un parchetto e del suo “sentiero desiderato”, amato da chi lo frequenta.
Tutto inizia con un bel parchetto dietro l’angolo, attraversato da un sentiero ordinato e approvato dal comune. Ma, si sa, le persone non sempre seguono le regole: molti hanno cominciato a tagliare in diagonale, creando un “sentiero desiderato” per fare prima.

L’amministrazione comunale, ovviamente, non poteva tollerare questa piccola anarchia pedonale, così ha piazzato una panchina per bloccare il passaggio. Ma il sentiero, per nulla intimorito, si è adattato con eleganza, aggirando l’ostacolo.
“Ah sì?!” ha pensato il comune, alzando il livello dello scontro: stavolta ci hanno messo un cestino. Ma anche questa mossa si è rivelata inutile, perché il sentiero, con la sua proverbiale testardaggine, si è nuovamente adattato.

A quel punto, probabilmente in preda alla disperazione, hanno optato per una soluzione radicale: piantare una siepe (fig. 7). Eppure, nemmeno questo è bastato! Il sentiero desiderato ha iniziato a spuntare di nuovo, come un eroe ribelle, facendosi strada attraverso la siepe (fig. 8 e fig. 9).

Alla fine, l’amministrazione ha capito di aver perso la guerra e ha deciso di ufficializzare il sentiero desiderato, trasformandolo in un percorso pavimentato. Per un po’ tutto è sembrato tranquillo … almeno fino a quando, accanto al nuovo percorso ufficiale, non è nato un altro sentiero desiderato, pronto a scrivere un nuovo capitolo di questa epica battaglia tra ordine e creatività.

Questa storia è una libera traduzione di “Drawing Desire Paths” di Chaz Hutton.
Volendo si può acquistare anche il poster